
Presenti alla cerimonia che cade in ricorrenza dei 150 anni dell'unità d'Italia, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, il giudice costituzionale Alfio Finocchiaro , il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli e la Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.
Intervenendo il Vice presidente del Csm, Michele Vietti, ha chiesto per i giudici il dovuto rispetto. Mentre Il ministro Alfano, dopo avere apprezzato le parole del presidente Lupo, che aveva valutato positivamente la legge sulla mediazione, ha lamentato ostacoli che impediscono le riforme.
Riteniamo che abbia ragione Alfano e forse questa esigenza dovrebbero esprimerla, con maggiore convinzione sia i giudici che la controparte politica. La maggioranza, che numericamente era molto forte, anzichè inpantanarsi nelle leggi ad personam, avrebbe dovuto col fattivo contributo dei magistrati darsi una mossa e migliorare lo stato della Giustizia in Italia. Forse ci sono, come in tutti i campi, dei Giudici non tanto affidabili e persino disonesti, ma la stragrande maggioranza merita stima e fiducia. Infangarla per i nostri problemi personali denota, per usare un eufemismo, poco stile.
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