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Chi Sono

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Tutti ce lo chiediamo o . . . dovremmo chiedercelo, almeno una volta nella nostra vita. E' difficile dirlo: magari quello che io sono per me non lo sono per altri.
Ognuno è portato ad essere molto comprensivo e benevolo nei propri confronti, per cui, nel dire "chi sono ?", si dà un giudizio falsamente positivo o, al contrario, per essere ossessivamente obiettivi ci si giudica in maniera negativa.
Chi si è dovrebbero dirlo gli altri. Tuttavia, per evitare di essere partigiano, cercherò di limitarmi, nel dire "chi sono ?", a elencare quello che faccio e a comunicare quello che penso.
Abito ad Ardore Marina in prov. di Reggio Calabria. Sono stato dieci anni a Padova, lì ho frequentato medicina e chirurgia e successivamente il corso di specializzazione in oculistica; ho lavorato come assistente volontario presso la Clinica Oculistica.
Sono stati quelli gli anni più belli della mia vita. Mi rimane un ricordo indelebile dei Padovani, delle amiche e degli amici di quegli anni. Quasi tutto il periodo che sono stato a Padova ho soggiornato presso i Padri Giuseppini del Murialdo, che molto hanno contribuito nelle mia formazione morale e che mai finirò di ringraziare.
A Padova ho fatto anche il servizio di militare di leva presso l'Ospedale militare.
Del Murialdo mi resta il graditissimo ricordo di Padre Giovanni e di Valeriano Maragno.Sono stato missionario oculista in Kenia assieme al prof. Musini del Niguarda di Milano, persona estremamente gentile, nobiluomo antico stampo, e presso i terremotati a Grottaminarda in Campania.
Fui Responsabile del reparto oculistico di Locri e lo fui anche di Forza Italia e fui presidente parrocchiale dell'azione cattolica.
Attualmente lavoro presso il Distretto Sud di Bovalino. Mi trovo molto bene e sono benvoluto da tutti. Tuttavia il lavoro che faccio non è il mio, quello per cui sono stato assunto. Faccio lavoro amministrativo e mi occupo, in maniera professionale e con interesse, del database del Distretto sia nell’inserire i dati che nella sua manutenzione e nel creare tabelle,query, maschere e report.
Il lavoro non mi dispiace e qualcuno mi dice, talvolta forse anche con un po’ di cattiveria:“Possibile che un professionista come voi, che è stato anche un primario apprezzato, presso l’Ospedale di Locri ora si deve ridurre a fare quello che fa?”. Io da persona tutta controcorrente e sui generis, non me la prendo mai più di tanto.
Parto dal principio stoico che mai nulla che è al di fuori di noi ci può offendere e turbare; ogni lavoro è nobile, anche lavare i cessi. Piuttosto quello che sempre mi ha preoccupato era il fatto che io, pagato per fare un lavoro di grande responsabilità e sens’altro molto più impegnativo, fossi sottoutilizzato. Infatti dal primo momento che fui trasferito dal reparto al distretto sul territorio, ho avuto sempre un chiodo fisso: fare un progetto per un centro antiglaucomatoso, a costi contenuti e senza aumento di stipendio.
Ho lottato con tutte le forze per anni, ho scritto chilometri di carta, ho fatto estenuanti attese nei corridoi (mentre la mia salute è colpita inesorabilmente da mille malanni), sono stato appresso ad un assessore, gentile ma inconcludente.
Sembrava che il miracolo stesse per compiersi e poi tutto di nuovo al punto di partenza.
Intanto la mia salute e i miei guai mi consumavano. “Ma chi me la fa fare?” mi chiedevo nei momenti di sconforto”tanto non ci guadagno niente e faccio solo la figura di quello che chiede favori”.
Anche se, torno a ripetere, non mi interessa quel che sembro, tuttavia non è giusto che uno che voglia sacrificarsi per fare qualcosa di buono e utile per gli altri appaia come uno che vuole fare il proprio interesse. Forse l’unica cosa che mi si poteva imputare era l’orgoglio. All’Ospedale di Locri mentre io ero responsabile nell’UO di oculistica, venne assunto, per concorso, dal prof. Filocamo (che io avevo denunciato con un articolo giornalistico per delle consulenze milionarie, che era pronto a deliberare nel reparto oculistico) un aiuto dell’Ospedale di Cosenza, il dott. Leone,molto attivo,vulcanico(e il fumo si percepisce), che fa filare tutti alla tedesca e che tutto ottiene dall'amministrazione. Attualmente l'oculistica come immagine ha ripreso quota, anche se lui di carattere è molto serioso, sempre pessimista e a mio giudizio coi paraocchi e soprattutto . . .fuma ed io il fumo non lo tollero. Ma debbo parlare di me non di altri, che neanche possono replicare.
Per carattere m’è sempre piaciuto intrattenere rapporti d'amicizia col personale e coi pazienti; mi piace scherzare,valorizzare le persone e i loro pregi e non riuscirei mai a rimproverare o umiliare chicchessia. Comunque debbo ammettere che i risultati che sono riuscito ad ottenere, non sono stati all'altezza di quelli che si sono raggiunti con la nuova gestione, spesso non riuscivo ad ottenere dalla dirigenza neanche l'acquisto di una lampadina; le apparecchiature esistenti erano obsolete e il personale medico, me compreso, costituito da due - talora tre persone.
Ma . . . forse . . . il solo riuscire a far sopravvivere il reparto e ad impedirne la chiusura fu un atto eroico. Sono un oculista, ma ritengo di essere prima di tutto una persona e anche molto versatile.
Dunque dopo tante insistenze per il progetto sul glauoma come ando’ a finire? Dopo qualche mese la montagna partorì il topolino e mi si voleva far fare qualcosa di indefinito e senza nessuna risorsa, inoltre ho avuto una brutta caduta con delle complicanze che mi hanno bloccato per mesi e ancora non mi sono ripreso.
La volontà di lottare ci sarebbe ma le forze mi vengono a mancare sempre di più.
Tra l’altro da qualche giorno è arrivata la lettera dell’ASL della mia messa in quiescenza dal primo di Luglio.Un sogno s’è infranto, ho combattuto, ho perso, pazienza.
L’importante è avere cercato sempre il bene e la sera potere andare a letto tranquilli.
Il mio hobby è l'interesse per le arti, amo la filosofia, scrivo poesie, saggi, articoli e mi diletto a recitare e da qualche anno anche a programmarmi il sito.
Mi occupavo di politica, ma attualmente ne sono fuori. Frequento la Chiesa e sono socio di azione cattolica.
Ho costruito questo sito sia per dire qualcosa, sia perchè mi piace programmare.
Ho recitato in teatro per beneficenza, specialmente nel ruolo di comico e ultimamente ho recitato in due film: “Calabria Voglia di Cambiare”, “Dolce Intrigo Mortale” e "Non Arrendersi". Ma il Teatro m'appassiona molto di più,anche se fare del cinema non mi dispiace.
Vivo da solo in una grande casa, con una domestica che si chiama Valentina e un gatto che si chiama Ruby. Ho due fratelli e due sorelle, io sono il più giovane e sono l'unico celibe, attualmente fidanzato con Mariella.
Miei hobby sono la bicicletta e il nuoto. Amo viaggiare (quando posso) e conoscere nuovi posti ma soprattutto nuove persone.

Ed ora...? - 28/11/2010 -


Sono pensionato dal primo di Luglio ma. . .son preso da un sacco di cose: Imtanto, ho fatto tanti viaggi tipo Roma e Medjugory, poi sono impegnato con la Cooperativa Coopcalabriafilm e mi appresto a interpretare un nuovo film ("Vite Vendute").
La cosa più entusismante che sto facendo (anche se costa fatica)è la preparazione del mio viaggio a Tohipeno in Madagascar.
Andrò come missionario oculista, con Medici in Africa (associazione che si appoggia ad Anemon Onlus) presso l'ospedale di Henitsoa.
Per i preparativi e tutto quanto necessita conoscere,sono a contatto con la gentilissima segretaria dell'associazione:la signora Elisabetta Grecchi.
In questi ultimi anni vi si è recato per dieci giorni, a Luglio, solo un oculista: il dott. Perotto.
Ho ricevuto la sua relazione, molto precisa e circostanziata nella quale tra l'altro elenca quali sono le criticità e le priorità.
Dopodichè mi son subito attivato per fare una raccolta di farmaci e occhiali da portare all'Ospedale. Pure una raccolta di soldi sarebbe utile ma io, purtroppo, non ci riesco.
Spero che tutto vada per il verso giusto e che alla dogana non ci siano dei problemi, anche perchè conto di portare anche qualche mio attrezzo di lavoro, da donare, se può essere utile anche a chi viene dopo.

 

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 21 Gennaio 2013 21:11  

Commenti  

 
0 #2 Smithe396 2014-05-03 22:53
Thanksamundo for the post.Really thank you! Awesome. adfdadkedaekacd f
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0 #1 Libby 2013-09-22 18:50
Caro Roberto, grazie d'averci parlato di te. Ma permettimi innanzi tutto di dire che riguardo al tuo "chi si e' dovrebbero dirlo gli altri" non sono proprio d'accordo. Gli altri, essendo al di fuori di noi, non potrebbero mai sapere e purtroppo, a volte, neppure capire o accettare cio' che siamo o cio' che sentiamo nel profondo del cuore, semplicemente perche' "gli altri" hanno vissuto esperienze diverse dalle nostre. Ed io ti parlo da calabrese, con tutti i suoi problemi, emigrata in Australia, un paese di cultura davvero molto diverso, molti anni fa e che ha letto con immenso interesse cio' che dici di te, non perche' posso davvero capire cio' che tu abbia provato in determinate circostanze, ma perche' lo posso immaginare e quindi spero che tu non abbia sofferto piu' di tanto.
Un calabrese che ho amato e amo tuttora, morto anni fa, diceva sempre che il piu' grande bisogno dell'essere umano era quello d'essere capito. Questo, dunque, il mio augurio...
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